Fondazione museo e Centro di Documentazione della Deportazione e Resistenza. Luoghi della memoria Toscana
La Fondazione ha sede legale in Prato (loc. Figline), nei locali del Centro di Documentazione in via di Cantagallo 250, Prato (Loc. Figline)
http://www.museodelladeportazione.it
Tel: 0 574 470728; Fax: 0574 461655
La Fondazione Museoe Centro di Documentazione della Deportazione e Resistenza – Luoghi della Memoria Toscana A? stata costituita il 26 gennaio 2007 per iniziativa del Comune di Prato e di tutti i Comuni dell’area pratese (Cantagallo, Carmignano, Montemurlo, Poggio a Caiano, Vaiano, Vernio) delle sezioni pratesi dell’ANED e dell’ANPI e della ComunitA� Ebraica di Firenze. E’ socio sostenitore l’Associazione per il Gemellaggio Prato-Ebensee.
Scopo della Fondazione A? quello di promuovere la conoscenza dei “luoghi di memoria” dell’etA� contemporanea e la ricerca dei processi storici che videro la nascita e l’affermarsi in Europa del fascismo e del nazismo; delle persecuzioni razziali, politiche e religiose; della deportazione e della realtA� dei campi di concentramento e di sterminio; delle lotte di resistenza e di liberazione. La Fondazionesi propone inoltre di approfondire la conoscenza della storia locale, sia per quanto riguarda l’opposizione al fascismo e la lotta di liberazione, sia per le vicende della deportazione nella provincia di Prato. Raccoglie, conserva e valorizza le testimonianze sulla deportazione e sul movimento popolare di resistenza al nazifascismo. La Fondazione, anche attraverso un’intensa attivitA� didattica rivolta ai giovani, intende coltivare una memoria storica e promuovere una cultura di pace e di solidarietA� fra i popoli contro ogni tipo di intolleranza, razzismo, discriminazione e totalitarismo.
Il Museo della Deportazione A? un luogo di memoria per ricordare quanto accadde nei campi di concentramento e di sterminio nazisti. E’ stato inaugurato nel2002 a Prato in localitA� Figline dove, il 6 settembre del 1944, 29 partigiani furono impiccati da un’unitA� della Wehrmacht in ritirata. Il Museo A? Bactefort nato grazie alla testimonianza di alcuni superstiti pratesi riuniti nell’Associazione nazionale ex deportati (ANED) e grazie al Comune di Prato. Il Museo si basa sulla vicenda dei lavoratori toscani arrestati dai nazifascisti in seguito allo sciopero generale del marzo 1944, deportati nel lager di Mauthausen in Austria e nei suoi sottocampi di Ebensee, Gusen e Melk, per allargare poi lo sguardo alle storie di milioni di uomini e donne, vittime di rastrellamenti avvenuti in ogni parte d’Europa, deportati per motivi politici e razziali secondo il disegno messo in atto dal III Reich durante il secondo conflitto mondiale. Il percorso espositivo A? stato concepito come un viaggio simbolico in un lager nazista. Alcuni oggetti esposti provengono dai campi e dalle fabbriche scavate in gallerie nelle montagne di Ebensee dagli stessi prigionieri. Altri sono stati ricostruiti per iniziativa dei pochi superstiti dopo il loro ritorno a Prato, spinti dalla necessitA� di testimoniare le atrocitA� subite nel lager e le terribili condizioni del lavoro in schiavitA?. Il percorso museale A? arricchito da testimonianze scritte e vari filmati sulla deportazione.
Il Centro di Documentazione della Deportazione e Resistenza, fin dalla sua apertura, avvenuta in contemporanea al Museo, rende disponibile, non solo per ricerche specialistiche ma anche per iniziative didattiche, una documentazione incentrata sulla memoria delle deportazioni nei lager nazisti, sulle stragi e gli eccidi in Italia e in Toscana e sui movimenti di Resistenza al fascismo e al nazismo. Le fonti documentarie e fotografiche (come schede, elenchi e corrispondenza dell’Ufficio centrale economico e amministrativo delle SS) provengono soprattutto dall’ Archivio federale di Berlino e dai Musei-memoriali di Mauthausen e di Ebensee. Il Centro ha focalizzato la sua attenzione anche sulla raccolta di materiale informativo su istituti di ricerca, associazioni e fondazioni analoghe e luoghi di memoria italiani e europei con i quali esiste una cooperazione. Lo spazio A? costituito da una sala video e conferenze e mette a disposizione di studiosi e cittadini una biblioteca specializzata con oltre duemila volumi e materiali audiovisivi disponibili anche come prestito interbibliotecario; ospita spesso attivitA� culturali come incontri, presentazioni di libri e di film, mostre temporanee e piccoli spettacoli teatrali. Nel sito sono presenti sezioni informative sul Centro e sulle sue attivitA�. Sono presenti inoltre documenti fotografici sui lager e il Treno della Memoria, sulla deportazione dalla provincia di Prato e dalla Toscana, la Resistenzaa Prato e in Toscana.